Tower Jazz Composers Orchestra: scopriamola insieme

Come nasce un’orchestra?

Domanda spontanea quando davanti a te hai la Tower Jazz Composers Orchestra. Si tratta dell’orchestra residente nel Jazz Club Ferrara. È un progetto nato dal bisogno di questi musicisti di condividere la propria passione. Le basi per mettere in piedi la Tower Jazz Composers Orchestra sono state gettate da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon in una serie di incontri che a partire dal 2016 erano dedicati ad approfondire tecniche di improvvisazione e conduzione.

L’attuale gruppo è composto da diverse persone e questo permette di avere un buon turnover tra i musicisti. La Tower Jazz Composers Orchestra è nata dalla convergenza di due progetti didattici: The Unreal Book e The Tower Jazz Workshop Orchestra. Con il passare del tempo i componenti di questi gruppi sono andati delineandosi sempre più in unica direzione, verso una formazione stabile, un laboratorio di composizione e arrangiamento. Ad oggi, nella Tower Jazz Composers Orchestra, sono presenti più di venti elementi che si incontrano per fondere le loro idee e la loro creatività in composizioni uniche.

Tower Jazz Composers Orchestra: il nome

Tra le curiosità di questo gruppo spicca sicuramente il nome. La Tower Jazz Composers Orchestra prende il nome “Tower” dal Torrione San Giovanni, bastione delle mura rinascimentali di difesa della città di Ferrara nonché sede del Jazz Club.

Come nasce un disco per la Tower Jazz Composers Orchestra?

Per certo in un gruppo così ampio e variegato convergono davvero tantissimi idee. Infatti, Alfonso Santimone, ci ha spiegato di aver dovuto scegliere tra alcune delle sessanta composizioni originali create in questi anni di attività. Questo accade perché all’interno del gruppo ogni musicista può presentare una sua composizione, insomma può dire la sua! Ogni pezzo è qualcosa di molto intimo e personale.

 

La Tower Jazz Composers Orchestra come abbiamo ben capito si esibisce spesso a casa sua, nella sede del Jazz Club presso il Torrione San Giovanni ma non solo. Diversi sono stati i palcoscenici importanti in cui l’orchestra si è esibita. Sicuramente il più importante palco è stato quello al Jazz Festival a Bologna a fianco di David Murray. Abbiamo potuto giovare della loro presenza anche a Correggio Jazz per il progetto Crossroads jazz e in Emilia Romagna per Euphonie, il festival dei suoni in natura, a Comacchio.

 

Ma come si sostiene la Tower Jazz Composers Orchestra?

Mentre in altri paesi le orchestra ricevono contributi economici governativi per potersi esibire all’estero, in Italia, la situazione è un po’ differente. Per ora la Tower Jazz Composers Orchestra beneficia dei fondi della regione Emilia Romagna proveniente dalla Legge Musica L.R 2/18, art. 8. Purtroppo a partire dal 2020 queste risorse sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.

I successi della Tower Jazz Composers Orchestra sono già ben visibili. Tra le cose, l’orchestra è stata già inserita tra i dieci migliori gruppi dell’anno al Top Jazz 2018 di Musica Jazz, sottolineando l’intraprendenza del Jazz Club di Ferrara, sia a livello nazionale che europeo. Infatti il club ferrarese è un punto di riferimento importante per I jazzisti del paese e non solo.