Lord Conrad alias Corrado Garibaldi Influencer Finanziario

Lord Conrad Corrado Garibaldi Influencer Finanziario

Lord Conrad alias Corrado Garibaldi: Influencer Finanziario

In un mondo digitale in cui la criptovaluta è diventata sinonimo di innovazione finanziaria e rischio calcolato, emerge la figura di Corrado Garibaldi, meglio conosciuto come Lord Conrad. Questo influencer poliedrico, con un decennio di esperienza nel settore degli investimenti in criptovalute, si distingue per la sua filosofia di investimento unica e per il suo approccio strategico alla gestione del capitale.

Filosofia di Investimento: Il “Buy and Hold”

Lord Conrad si identifica non come un trader giornaliero, ma come un vero e proprio investitore, un visionario che guarda oltre le turbolenze giornaliere del mercato delle criptovalute. La sua strategia di “Buy and Hold” — acquistare e mantenere — riflette una fiducia incondizionata nel potenziale a lungo termine delle criptovalute.

Corrado crede fermamente che, nonostante l’alta volatilità che caratterizza questo mercato, ci siano opportunità significative per coloro che hanno la pazienza di aspettare. Il suo obiettivo non è di realizzare guadagni rapidi, ma di costruire un portafoglio che possa fruttare considerevolmente in un arco temporale di 5, 10 o addirittura 20 anni.

Lord Conrad Corrado Garibaldi Influencer Finanziario

L’Importanza della Pazienza e della Visione a Lungo Termine

Uno degli aspetti più rilevanti dell’approccio di Lord Conrad è la sua capacità di rimanere imperturbabile di fronte alle fluttuazioni giornaliere del mercato. Questa pazienza è frutto di un’approfondita conoscenza del settore e di una visione a lungo termine, che gli permette di identificare criptovalute con il potenziale di raggiungere e, in alcuni casi, superare le prestazioni di Bitcoin negli ultimi dieci anni. La sua strategia mira a identificare asset che non solo sopravvivono ma prosperano nel tempo, dimostrando la sua capacità di vedere oltre il presente.

Un Consiglio agli Investitori Principianti

Lord Conrad è anche noto per il suo impegno nell’educare e guidare i nuovi investitori nel complesso mondo delle criptovalute. Il suo consiglio principale è di investire solo ciò che si è disposti a perdere. Questo approccio prudente enfatizza l’importanza di considerare l’investimento in criptovalute come una parte di una strategia finanziaria ben bilanciata, senza mai compromettere la propria sicurezza finanziaria o il benessere psicologico. Conrad sottolinea che l’importo investito dovrebbe essere insignificante rispetto al capitale totale dell’individuo, in modo da minimizzare l’impatto di eventuali perdite.

Un Futuro Brillante

Con la sua profonda conoscenza del mercato e la sua visione strategica, Lord Conrad continua a ispirare una nuova generazione di investitori. La sua filosofia di “Buy and Hold” e il suo approccio cauto ma ottimista all’investimento in criptovalute rappresentano una bussola per navigare in un settore noto per la sua imprevedibilità. Nel futuro, Lord Conrad mira a espandere il suo impatto, guidando sempre più persone verso decisioni di investimento informate e strategicamente solide.

Lord Conrad non è solo un influencer o un investitore; è un visionario che ha saputo interpretare le tendenze del mercato delle criptovalute per trarne vantaggio a lungo termine. La sua storia è un promemoria potente del valore della pazienza, della conoscenza e della strategia nell’investimento, offrendo lezioni preziose per chiunque si avventuri nel dinamico mondo delle criptovalute.

KARLHEINZ: Il Visionario della Musica Elettronica e il Suo Impatto Rivoluzionario

KARLHEINZ è un nome noto nell’ambito della musica elettronica, un vero pioniere che ha ridefinito i confini del genere. Con il suo stile unico, una fusione di suoni acidi e oscuri con ritmiche coinvolgenti, ha conquistato il pubblico. Ma chi è veramente KARLHEINZ e come è arrivato al successo che gode oggi?

Un Viaggio attraverso la Musica di KARLHEINZ

KARLHEINZ, nome tributo al celebre compositore avanguardista Karlheinz Stockhausen, è un artista devoto alla ricerca musicale e all’esplorazione compositiva. Stockhausen, una figura predominante del XX secolo, è noto per le sue innovazioni nel campo della musica elettronica e seriale, nonché per la sua sperimentazione con il suono spaziale.

KARLHEINZ, utilizzando arpeggiatori e sintetizzatori, ha creato un timbro sonoro unico e distintivo. Le sue creazioni sono state rilasciate su prestigiose etichette internazionali e ha stretto collaborazioni con oltre 40 DJ e artisti. La sua musica, in un perpetuo stato di evoluzione, è costantemente alla ricerca di nuove espressioni musicali, riecheggiando l’impegno di Stockhausen per l’innovazione e l’explorazione di nuovi territori sonori.

Già dal suo primo EP pubblicato con TrackPark, un’etichetta di Proceed Records, è tangibile la sua fusione di suoni e l’attenzione maniacale per la produzione, uno specchio del rigore compositivo e dell’approccio innovativo che caratterizzavano Stockhausen. Proprio come il suo omonimo, KARLHEINZ è un vero pioniere nel suo campo, impegnato a spingere i confini della musica elettronica.

KARLHEINZ non è solo un produttore di successo, ma anche un pioniere del genere Techno Fusion. La sua musica è una combinazione unica di Techno con influenze House, Minimal e Progressive. Ha fondato il duo HAKA Project insieme a Haldo, un progetto innovativo e visionario. Il loro primo EP, “SHAMS”, è un concept album composto da sette tracce per l’acclamata etichetta Cafe de Anatolia.

Le sue tracce hanno raggiunto posizioni di rilievo nelle classifiche e le sue produzioni sono state incluse in numerose raccolte, tra cui Deep Formentera, Cotê d’Azur (Buddha Bar), CLAPS Records, STPH – Stereophonic e Love Vibration Nation & R3UK, quest’ultima con una nomination al Grammy Award.

Licht: La Rivoluzione Sonora di KARLHEINZ

Ma KARLHEINZ non si è fermato alla rivoluzione della musica Techno Fusion. Recentemente, ha creato Licht, uno strumento unico che genera suoni attraverso l’interpolazione luminosa.

Licht, che significa “luce” in tedesco, è uno strumento musicale digitale basato sull’interpolazione luminosa. Questo strumento innovativo lavora ad alta frequenza di campionamento, utilizzando sensori laser di alta qualità per controllare strumenti MIDI e generare suoni. Il sistema di Licht è gestito da un chip che elabora le informazioni a una velocità di 100 MHz, ed è completato da componenti elettroniche personalizzate e un software interno.

Attualmente, KARLHEINZ utilizza Licht esclusivamente durante le sue performance, senza intenzione di commercializzarlo.

La creazione di Licht è stata un’avventura emozionante per KARLHEINZ. Ispirato dall’inventore russo Léon Theremin, che ha creato il suo strumento musicale durante una guerra civile, KARLHEINZ ha intrapreso la sfida di creare qualcosa di nuovo durante la sua personale “guerra della vita”.

Dopo uno studio approfondito del Theremin e molte ore di lavoro nel laboratorio, Licht è diventato una realtà. Questo strumento innovativo promette di portare ulteriori dimensioni alle performance live di KARLHEINZ.

Un’intervista Approfondita: KARLHEINZ con Nexus Radio Miami

Durante un’intervista esclusiva con Nexus Radio durante il suo soggiorno a Miami, KARLHEINZ ha condiviso aspetti significativi della sua carriera e della sua immensa passione per la musica. Ha sottolineato il suo impegno serio e professionale come produttore per oltre 40 DJ, con l’obiettivo di creare musica di qualità per il pubblico e per gli artisti che supporta. KARLHEINZ ha rivelato che la sua passione per la musica è iniziata quando ha esplorato le note di un pianoforte, per poi dedicarsi allo studio della chitarra classica.

Nonostante l’amore per la musica, KARLHEINZ ha temporaneamente accantonato la sua carriera musicale per dedicarsi al settore dell’Hi-Fi Hi-End e dell’audio in tutta Europa. Durante questa fase, ha viaggiato in Germania e Svizzera alla ricerca del suono perfetto. Tuttavia, la passione per i ritmi e la creatività musicale è tornata prepotentemente, spingendo KARLHEINZ a ritornare alle sue radici musicali.

Attualmente, divide il suo tempo e le sue competenze tra il ruolo di DJ e produttore. La sua musica è caratterizzata da un’armoniosa fusione di sonorità acide e oscure, intrecciate con ritmi coinvolgenti e dinamici.

Durante l’intervista con Nexus Radio, KARLHEINZ ha svelato l’importanza dell’arte nella sua vita, rivelando che inizia ogni giornata ascoltando brani per pianoforte. Ha ammesso di amare la musica techno house, ma considera la musica classica la più importante nella sua vita.

Tra i vari eventi e festival a cui KARLHEINZ ha partecipato, il Ministry of Sound di Londra, aprile 2023, si distingue come un punto di riferimento nel panorama della musica elettronica. Quando gli è stato chiesto di confrontare il pubblico americano con quello europeo, KARLHEINZ ha notato differenze di stile e ha espresso il suo apprezzamento per entrambi.

Il Futuro di KARLHEINZ

KARLHEINZ non mostra segni di rallentamento. Dall’Amsterdam Dance Event nell’ottobre 2023 alla Miami Music Week nel marzo dello stesso anno, il suo impegno è evidente. Ha in programma un concerto al Ministry of Sound il 7 luglio e il suo tour maltese con 5 date nel mese di luglio sarà annunciato il 26 giugno.

KARLHEINZ ha annunciato una prossima collaborazione con l’artista NIK11, che darà vita a un nuovo brano. Continua a seguire KARLHEINZ per rimanere aggiornato sulle ultime novità di questo innovativo artista e produttore di Techno Fusion.

Il viaggio musicale di KARLHEINZ è stato caratterizzato da successi, innovazioni ed evoluzioni. Che si tratti di creare musica Techno Fusion o di inventare strumenti musicali unici come Licht, KARLHEINZ è un artista che continua a spingere i limiti della musica elettronica. Attendi con trepidazione le sue prossime mosse seguendolo sul suo sito ufficiale, su Instagram e su YouTube.

Holysaint – “Calling Your Name” fuori ora!

Marco Gagliardi, meglio conosciuto come Holysaint, è un giovane produttore discografico di Firenze che, nonostante la giovane età, ha già accumulato centinaia di migliaia di ascolti e ha firmato contratti discografici con diverse etichette, tra cui anche l’Universal.

Holysaint: la passione per la musica e i primi brani su SoundCloud

Nato nel 2000, Holysaint ha coltivato fin da giovanissimo la passione per la musica, che ha sviluppato grazie al supporto dei genitori. Sin da adolescente, ha dimostrato un interesse particolare per la produzione musicale, ispirandosi ad artisti come Skrillex e Deadmau5, che hanno influenzato il suo approccio all’elettronica.

La carriera musicale di Holysaint ha iniziato a decollare nel 2017, quando ha cominciato a pubblicare i suoi primi brani su SoundCloud, attrarre l’attenzione del pubblico grazie alla sua attenzione particolare per la qualità del suono e alla creazione di tracce emotive e coinvolgenti.

Il successo di Holysaint può essere attribuito alla sua capacità di innovare costantemente il suo stile musicale, mescolando generi diversi e sperimentando con suoni e strumenti altrimenti poco utilizzati nell’elettronica. La sua attitudine verso l’esplorazione musicale gli ha permesso di attirare l’attenzione di molti professionisti del settore e di firmare contratti discografici con diverse etichette, tra cui l’Universal.

Calling Your Name: non perderti l’ultimo singolo di Holysaint

Uno dei suoi successi più recenti è il singolo “Calling Your Name”, pubblicato nel 2023, che ha ottenuto centinaia di migliaia di ascolti su diverse piattaforme digitali. Questo brano testimonia la sua abilità nel creare un’esperienza musicale coinvolgente e appassionante per il pubblico.

Il segreto del successo di Holysaint risiede nella sua capacità di unire tecnica e creatività, sperimentando continuamente nuovi suoni e generi musicali e affinando costantemente le sue abilità di produzione e mixaggio. La sua attenzione al suono e alla cura dei dettagli gli permette di creare tracce coinvolgenti e di impatto emotivo, che hanno conquistato il cuore dei suoi fan.

Holysaint è sicuramente un artista da tenere d’occhio nei prossimi anni, poiché la sua carriera sembra destinata a crescere e a raggiungere sempre nuovi traguardi nel mondo della musica elettronica. Con la sua passione, dedizione e talento, Holysaint rappresenta un esempio di come la musica possa diventare un’arte in continua evoluzione e di come la giovane generazione possa essere in grado di creare e innovare nel mondo dell’elettronica.

Nonostante la sua giovane età, Holysaint dimostra una maturità artistica notevole e una grande consapevolezza delle nuove tendenze musicali. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti e di sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia musicale lo rende un produttore all’avanguardia.

Marzo Zorzetto: siamo al punto di svolta per la sua carriera?

Marco Zorzetto è un cantante e compositore italiano che ha ottenuto un ampio riconoscimento grazie alle sue qualità, in primis il suo stile unico.

Nato a Treviso, Marco ha iniziato la sua carriera musicale all’età di 16 anni, suonando in varie band locali. Successivamente, ha iniziato a scrivere e produrre la propria musica, sviluppando un suono distintivo che fonde elementi di pop, rock e blues.

La musica di Marco Zorzetto è caratterizzata da testi profondi e sinceri, che riflettono le sue esperienze personali e le emozioni che prova. La sua voce calda e potente è in grado di trasmettere una gamma completa di emozioni, dal dolore alla gioia, dalla rabbia alla speranza. Questa combinazione unica di parole e musica ha conquistato un pubblico sempre più vasto, che apprezza la sua autenticità e la sua capacità di toccare il cuore delle persone.

Il talento di Marco Zorzetto è stato riconosciuto in tutta Italia e all’estero. Ha partecipato a numerosi festival musicali, tra cui il prestigioso Sanremo Giovani, dove ha raggiunto la finale nel 2012. Nel corso degli anni, ha collaborato con molti artisti di fama internazionale, tra cui Giorgia, Eros Ramazzotti e Antonello Venditti. Ha anche aperto i concerti di artisti del calibro di Max Gazzè, Daniele Silvestri e Francesco Renga.

Una delle caratteristiche distintive di Marco Zorzetto è la sua capacità di scrivere canzoni che parlano direttamente al cuore delle persone. Le sue liriche sono sincere e profonde, e raccontano storie che molte persone possono identificare come proprie. Ad esempio, nella sua canzone “Sei tu”, Marco parla della difficoltà di trovare la propria strada nella vita, e di come l’amore possa essere l’unica cosa che ci dia la forza di andare avanti. In un’altra canzone, intitolata “In questo momento”, Marco racconta di come la vita possa cambiare in un attimo, e di come sia importante saper cogliere ogni opportunità per essere felici.

Ascolta l’ultimo album di Marzo Zorzetto: “L’amore è un pannello solare”

“L’amore è un pannello solare” è un progetto musicale di grande spessore artistico, realizzato grazie alla collaborazione di alcuni tra i più importanti professionisti del settore, tra cui il produttore Pietro Foresti, la cantautrice Valeria Rossi, l’autore Alessandro Camponeschi e lo scrittore Pino Romanelli. Grazie a questo team di lavoro, l’album si presenta come una raccolta di brani di altissima qualità, sia dal punto di vista delle melodie che dei testi, che rappresentano il meglio della produzione musicale italiana contemporanea.

L’album si presenta come una raccolta di brani che spaziano in vari generi musicali, ma che hanno in comune il tema dell’amore, inteso come energia che alimenta la vita e il mondo. Questo tema viene espresso in modo diretto in “L’amore è un pannello solare”, il brano che dà il titolo all’album, il quale è stato anche scelto come singolo di lancio dell’opera. Il testo di questa canzone è un inno all’amore come fonte di energia rinnovabile, che può alimentare non solo il cuore ma anche la Terra intera.

Ascolta le 12 tracce del nuovo album su Spotify!

 

Karlheinz, musicista da conoscere

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Karlheinz è il nome d’arte di un musicista originale, che segue un percorso musicale complesso e rivolto al futuro. Proviamo a conoscerlo meglio.

 

Karlheinz, nome e logo

Karlheinz è appunto il nome d’arte con cui è conosciuto, cosa assai diffusa tra attori e musicisti, regolarmente registrato alla SIAE. L’artista ha scelto tale nome come omaggio a Karlheinz Stockhausen, compositore tedesco nato nel 1928 e morto agli inizi degli anni 2000. Al suo omonimo tedesco lo accomuna la passione per la ricerca e lo studio del suono. Altrettanto particolare è il logo scelto dall’artista. Si tratta di un fiore viola con cinque petali, racchiuso in un esagono regolare. Al centro del fiore c’è un piccolo cerchio bianco. L’esagono, il numero di petali del fiore, il colore e le varie geometrie interne al logo rimandano ad antichi significati mitologici e biblici che stanno ad indicare gli elementi più significativi della vita e della creazione.

 

Il percorso artistico

Karlheinz si pone nell’ambito del genere musicale noto come “techno”, ossia quella musica in cui una delle principali peculiarità è l’uso di strumenti tecnologici. Ma questo artista ama studiare, sperimentare ed utilizzare varie modalità.  Kalheinz si affida alla propria curiosità, alle proprie conoscenze ed all’istinto. Ama miscelare sonorità e ritmi. Nella sua produzione si possono ritrovare richiami asiatici ed africani, ritmi del jazz, del blues e persino di musica classica. Con maggiore precisione, la sua è una musica techno fusion. Le sue uscite sono numerose, e vanta diverse collaborazioni con etichette assai prestigiose.

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La produzione di Karlheinz

Il suo primo EP, dal titolo EP1, è uscito con TrackPark, etichetta della divisione Proceed Records. I suoi ritmi stupiscono e coinvolgono, ed infatti Karlheinz ottiene sin da subito ottimi piazzamenti nelle classifiche di riferimento. Si pone con oltre dieci tracce nella TOP10. Collabora inoltre con artisti e DJ di grande prestigio in tutto il mondo. Da ricordare, in particolare, la collaborazione con Haldo DJ. Insieme a lui, Karheinz ha fondato HAKA Project, un concept di sette tracce che di recente ha visto l’uscita di un EP intitolato Shams, per la prestigiosa label Cafe de Anatolia. Va ricordata anche la sua collaborazione con l’etichetta Natura Viva.

 

Le raccolte

Le sue varie produzioni sono state inserite in molte raccolte. Tra queste, è d’obbligo ricordare Deep Formentera, Cotê d’Azur (Buddha Bar), CLAPS Records, STPH – Stereophonic e Love Vibration Nation & R3UK (etichetta con nomination al Grammy Award), MODA – Ministry of Dance Arabic.

 

Presente e futuro

La voglia di sperimentare di Karlheinz non si limita alla composizione musicale. Nel 2022, dopo un impegnativo lavoro durato oltre un anno, l’artista progetta e realizza il LICHT, un nuovo strumento musicale. Si tratta di uno strumento che prende informazioni dalla luce, e lavora con sofisticati sensori laser ed un software specifico. In pratica, permette di fare musica partendo dalla luce. Il tutto, ispirandosi a colori e geometrie del logo. L’artista ha inizialmente deciso di utilizzare lo strumento solo per le proprie performances, senza commercializzarlo. Oltre che sul suo sito, è possibile seguire Karlheinz sia su instagram sia su you tube. 

 

 

 

 

 

 

Picciotto, musicista di talento

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Nell’universo musicale molti artisti ottengono qualche rapido successo, ma poi altrettanto rapidamente cadono nell’oblio. Picciotto, al contrario, si trova da diversi anni sulla cresta dell’onda. È dunque un personaggio da conoscere meglio.

Picciotto e la sua produzione

Picciotto nasce in Sicilia nel1982, ed inizia a collaborare precocemente con diversi artisti e musicisti, tra cui DJ Jad. I primi brani in dialetto siciliano escono nel 2012; tra questi vanno ricordati “Step” e “Mica Fazzu a’Finta”. La sua produzione registra una notevole continuità. Il singolo “Sotto Casa Mia” è infatti del 2016, ed il relativo video ottiene immediatamente un record di visualizzazioni: oltre 135.000. Diversi media nazionali, tra cui Rai e Mediaset, gli dedicano la loro attenzione. Dello stesso anno è l’album “Picciotto”. “MI Siddia”, che unisce rap e comicità, è dell’anno successivo. Nel 2018 esce “Rap”. Nei successivi anni, Picciotto continua a pubblicare ed a dedicarsi al suo pubblico con vari live tra Calabria e Sicilia.

Una musica impegnata

Il rap è un genere musicale fortemente sincopato, ove il monologo prevale sul canto. Picciotto non si smentisce. Tramite la sua musica, l’artista si occupa sin dall’inizio di tematiche a carattere sociale. Nella sua produzione riveste grande importanza il tema dell’amianto e delle conseguenze sulla salute di chi ci lavora. A questi aspetti è dedicato “Sotto Casa Mia” che vuole essere una forte denuncia dell’inquinamento da amianto sull’ambiente e sulla salute, prendendo spunto da Biancavilla, il paese in cui il rapper vive e da cui deriva il nome del disco.

Contro i tumori

Le problematiche causate dall’amianto riguardano però molte altre zone d’Italia, anche del nord. Picciotto pone la propria musica come ideale collante al fine di favorire la sensibilizzazione al problema su scala nazionale. Ma la sua lotta contro i tumori non si ferma qui. Nel settembre us, ad Alessandria, il rapper ha partecipato con Antonella Clerici ad un evento che ha riscosso grande risonanza. Il musical ha visto la partecipazione del “Fuck Cancer Choir”, un coro formato da pazienti oncologici che grazie alla musica lottano contro il cancro. La musica ed il canto divengono strumento di sensibilizzazione e di rinascita. I fondi raccolti grazie allo spettacolo contribuiranno a sostenere la ricerca scientifica contro il mesotelioma ed il melanoma.

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Picciotto e la politica

La musica rap riconosce costantemente un impegno anche di tipo politico. Poco prima delle recenti elezioni politiche, Picciotto pubblica brano e videoclip dal titolo “Precario dello Stato”, al cui centro vi sono le note vicende legate al superbonus edilizio del 110%. Il suo intento è quello di sollecitare la politica a porre maggiore attenzione alle difficoltà di migliaia di aziende, alle prese con i complicati meccanismi della cessione dei crediti fiscali. Il video riscuote in pochissimo tempo migliaia di visualizzazioni. Va ricordato altresì l’ultimo estratto dal suo disco “Don Picciotto”, che mira a ricordare la responsabilità di chi guida: se chi ha potere decisionale prende le decisioni sbagliate, ci rimette l’intera collettività.

Una curiosità per concludere

È noto che i cantanti hanno quasi sempre un nome d’arte. Picciotto si pone in questa linea, vedendosi attribuito tale nome dai colleghi con cui ha iniziato a collaborare. Ma è anche un omaggio alle sue origini: nel dialetto siciliano, infatti, picciotto significa “ragazzo”. E di strada questo ragazzo ne sta facendo veramente tanta.

 

 

 

Tower Jazz Composers Orchestra: scopriamola insieme

Come nasce un’orchestra?

Domanda spontanea quando davanti a te hai la Tower Jazz Composers Orchestra. Si tratta dell’orchestra residente nel Jazz Club Ferrara. È un progetto nato dal bisogno di questi musicisti di condividere la propria passione. Le basi per mettere in piedi la Tower Jazz Composers Orchestra sono state gettate da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon in una serie di incontri che a partire dal 2016 erano dedicati ad approfondire tecniche di improvvisazione e conduzione.

L’attuale gruppo è composto da diverse persone e questo permette di avere un buon turnover tra i musicisti. La Tower Jazz Composers Orchestra è nata dalla convergenza di due progetti didattici: The Unreal Book e The Tower Jazz Workshop Orchestra. Con il passare del tempo i componenti di questi gruppi sono andati delineandosi sempre più in unica direzione, verso una formazione stabile, un laboratorio di composizione e arrangiamento. Ad oggi, nella Tower Jazz Composers Orchestra, sono presenti più di venti elementi che si incontrano per fondere le loro idee e la loro creatività in composizioni uniche.

Tower Jazz Composers Orchestra: il nome

Tra le curiosità di questo gruppo spicca sicuramente il nome. La Tower Jazz Composers Orchestra prende il nome “Tower” dal Torrione San Giovanni, bastione delle mura rinascimentali di difesa della città di Ferrara nonché sede del Jazz Club.

Come nasce un disco per la Tower Jazz Composers Orchestra?

Per certo in un gruppo così ampio e variegato convergono davvero tantissimi idee. Infatti, Alfonso Santimone, ci ha spiegato di aver dovuto scegliere tra alcune delle sessanta composizioni originali create in questi anni di attività. Questo accade perché all’interno del gruppo ogni musicista può presentare una sua composizione, insomma può dire la sua! Ogni pezzo è qualcosa di molto intimo e personale.

 

La Tower Jazz Composers Orchestra come abbiamo ben capito si esibisce spesso a casa sua, nella sede del Jazz Club presso il Torrione San Giovanni ma non solo. Diversi sono stati i palcoscenici importanti in cui l’orchestra si è esibita. Sicuramente il più importante palco è stato quello al Jazz Festival a Bologna a fianco di David Murray. Abbiamo potuto giovare della loro presenza anche a Correggio Jazz per il progetto Crossroads jazz e in Emilia Romagna per Euphonie, il festival dei suoni in natura, a Comacchio.

 

Ma come si sostiene la Tower Jazz Composers Orchestra?

Mentre in altri paesi le orchestra ricevono contributi economici governativi per potersi esibire all’estero, in Italia, la situazione è un po’ differente. Per ora la Tower Jazz Composers Orchestra beneficia dei fondi della regione Emilia Romagna proveniente dalla Legge Musica L.R 2/18, art. 8. Purtroppo a partire dal 2020 queste risorse sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.

I successi della Tower Jazz Composers Orchestra sono già ben visibili. Tra le cose, l’orchestra è stata già inserita tra i dieci migliori gruppi dell’anno al Top Jazz 2018 di Musica Jazz, sottolineando l’intraprendenza del Jazz Club di Ferrara, sia a livello nazionale che europeo. Infatti il club ferrarese è un punto di riferimento importante per I jazzisti del paese e non solo.

Simbionte, il nuovo singolo di Daniele Nick

Daniele Nick

Dal prossimo 29 agosto torna Daniele Nick con il suo rock diretto e inconfondibile, presto fuori “Simbionte”!

Alla mezzanotte di sabato 29 agosto Daniele Nick pubblicherà il suo nuovo brano intitolato “Simbionte” completo di video musicale che sarà disponibile anche su Youtube. Dopo il successo di “Baraonda”, presentato al pubblico intorno alla fine di giugno, l’artista toscano punta a far crescere ulteriormente la sua fan base mantenendo invariato il suo stile e preservando le caratteristiche del suo personaggio e della sua musica.

Daniele Naticchioni è un artista romano con diversi anni di esperienza nel panorama musicale. Daniele Nick si appassiona a questa forma d’arte da molto giovane ed impara a suonare la chitarra e la batteria. Con il passare degli anni, sebbene il suo interesse verso la musica coinvolga ogni forma di genere, rivede la sua personalità ed il suo modo di vivere la vita nel rock. Così, dopo diversi anni passati a studiare la chitarra, la batteria ed i grandi del rock mondiale, Daniele Nick decide di mettersi in gioco con la speranza di fare della sua più grande passione un vero e proprio lavoro.

Ad oggi, Daniele Nick vanta oltre 20 brani pubblicati ed uno stile unico ed inconfondibile. Le sonorità rock prevalgono nella quasi totalità dei suoi lavori ma spesso vengono alternate a suoni ed espressioni provenienti da altri tipi di culture. A Daniele Nick non piace etichettarsi in un modo preciso, come sottolinea più volte sul suo sito e nelle interviste non si rivede in un particolare movimento o artista, si considera consapevole delle caratteristiche che lo differenziano da altri artisti o, più generalmente, persone e si dice estremamente contento di tali differenze. Il suo obiettivo è quello di esprimere attraverso i suoi testi le proprie idee in modo chiaro e diretto, senza censura e sottolineando gli aspetti particolari del suo carattere e del suo personaggio e di arrivare, tramite la musica, ad un numero di persone quanto più alto possibile in modo da avere un impatto positivo sulla società e sui suoi comportamenti.

Un altro tratto distintivo di Daniele Nick e dei suoi lavori sono i video, sempre innovativi, mai banali, curati nei dettagli e perfettamente adattati ai brani. Il prossimo, che verrà pubblicato sabato 29 agosto su YouTube, non sarà differente. Stando a quanto anticipato dall’artista toscano, il video sarà caratterizzato da un confronto tra la realtà ed un videogioco noto, all’interno del quale sarà proprio il personaggio di Daniele Nick ad essere il protagonista. “Simbionte” sarà un continuo paragone tra la nostra realtà e una realtà virtuale, sia per quanto riguarda il video che per quanto riguarda il brano. Quale delle due avrà la meglio sull’altra non ci è dato saperlo, almeno per ora. Si tratterà di un brano con le caratteristiche in linea ai precedenti: sonorità molto forti tipiche del rock, linguaggio schietto e talvolta fuori dalle righe e, ancora una volta, il tema principale sarà la società ed i suoi tanti problemi.

L’appuntamento è fissato per il 29 agosto, intanto CLICCA QUI per ascoltare “Baraonda”, il suo ultimo brano.

Have you met Miss Jones? : ecco l’interpretazione di Edoardo Baroni

Edoardo Baroni

Una tecnica sorprendente, un brano molto famoso e un musicista di grande talento: sono questi gli ingredienti che fanno di un video su YouTube un successo assicurato.

 

Nella reinterpretazione del brano Have you met Miss Jones? Di Edoardo Baroni possiamo trovare tutti questi elementi.

 

Il giovane musicista propone una versione assolutamente innovativa della famosa composizione del celebre musicista Chet Backer, trombettista e cantante statunitense tra i massimi esponenti di quel genere molto noto chiamato Cool Jazz.

 

Il suo era uno stile assolutamente unico per le emozioni che suscita nel pubblico e in questo suo arrangiamento Edoardo vuole provare a replicarne la delicatezza e l’intimità, ma con uno stile del tutto originale.

 

Sono stati tanti gli artisti che si sono già misurati con questa composizione e hanno proposto una loro interpretazione.

Parliamo di grandi nomi come Robbie Williams che nel 2001 lo ha reinterpretato facendolo diventare la colonna sonora del film Bridget Jones’s Diary.

 

Oppure ancora il chitarrista jazz Joe Pass che ha proposto la sua versione in un album del 1972.

 

Ma cosa ha di speciale il brano postato da Edorardo Baroni su YouTube?

 

Semplice, per la prima volta nella storia di questa canzone viene proposto unicamente l’assolo.

Il giovane musicista italiano si esibisce con la sua chitarra classica in una virtuosa performance, che nel brano originale viene interpretata da strumenti a fiato.

 

Ma chi è Edoardo Baroni? Scopriamo di più sull’autore del video Have you met Miss Jones? che sta avendo tanto successo sul canale YouTube.

 

 

Chi è Edoardo Baroni, autore del video musicale Have you met Miss Jones?

 

Ma chi è Edoardo Baroni? Quale percorso artistico lo ha portato a reinterpretare una delle canzoni più famose del genere Jazz? Scopriamo di più su di lui e sulla sua formazione.

 

Edoardo è un giovane musicista nato a Brescia nel settembre del 1991.

 

Fin da piccolissimo la passione per la musica è il centro della sua vita e già alle scuole medie inizia a studiare per coltivare il suo talento.

 

All’età di 11 anni sotto la guida del maestro Luciano Poli, inizia ad applicarsi allo studio della chitarra jazz.

 

Crescendo si appassiona talmente tanto al genere che decide di approfondire la sua conoscenza del linguaggio jazz con i maestri Sandro Gibellini e Roberto Soggetti.

 

All’età di 18 anni si iscrive al corso di chitarra jazz al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, dove raggiunge risultati davvero impressionanti sotto la guida dei suoi maestri.

 

Nel 2014 si diploma e completa il triennio, ma decide di proseguire e consegue la laurea in chitarra jazz nel 2017 con il Maestro Peo Alfonsi.

 

Nel 2018 tutti i suoi sforzi e il suo impegno vengono riconosciuti e viene nominato maestro di chitarra presso il Conservatorio Puccini di Gallarate.

 

Al momento si dedica sia all’attività di musicista, sia a quella di insegnante, con ottimi risultati in entrambi i campi.

Spero Bongiolatti: ecco il nuovo album Arie Sacre

Spero Bongiolatti

Spero Bongiolatti torna a sorprenderci con il nuovo album Arie Sacre.

La voce calda e intima del tenore, ci accompagna in un viaggio profondo e sacro.

Grazie alle melodie composte del Maestro Gianfranco Messina poi questo album, si fa ancora più sorprendente.

Voce e musica che si fondono in un unico corpo e abbracciano l’ascoltatore.

Punta di diamante di Arie Sacre è il brano composto dal Maestro e interpretato per la prima di volta da Spero.

Dedicato alla Vergine Maria, esprime alla perfezione la devozione dei credenti, toccando nel profondo chiunque si soffermi ad ascoltarlo.

Con questo nuovo progetto Spero Bongiolatti si conferma una delle voci più belle del panorama italiano, grazie al suo stile assolutamente unico ed inimitabile.

Ma andiamo a scoprire più da vicino la sua carriera, quali sono le tappe principali del suo percorso musicale e soprattutto dove trovare l’album Arie Sacre.

 

Dove ascoltare Arie Sacre di Spero Bongiolatti?

 

È appena uscito Arie Sacre, il nuovo album di Spero Bongiolatti, ma dove possiamo ascoltarlo?

Arie Sacre è in vendita in tutti i più prestigiosi Digital Store mondiali da Spotify a YouTube; basterà semplicemente cercare il titolo dell’album o l’autore per fruire di questo nuovo progetto musicale.

Sicuramente Arie Sacre è uno degli album più belli e intensi del tenore italiano, grazie anche alle musiche composte dal maestro Gianfranco Messina.

Ma qual è il percorso che ha consacrato questo artista? Quali sono i lavori precedenti?

Fin da giovane ha allenato il suo talento naturale per la musica, studiando canto ad altissimi livelli, fino ad ottenere il risultato che possiamo ascoltare oggi.

Ha calcato palcoscenici nazionali e internazionali, conquistando pubblici di tutto il mondo grazie all’interpretazione di brani molto noti come Pietà Signore di Stradella al Dolce Sentire di Ortolani, colonna sonora del famoso film sul santo di Assisi.

Ma il riconoscimento più importante per la sua carriera da tenore arriva 2015, grazie ad un ingaggio presso la Santa Sede.

Gli viene chiesto infatti di interpretare la voce principale in occasione del Concerto Inaugurale del Giubileo della misericordia, indetto da Papa Francesco.

Per l’occasione si è esibito presso lo Stato della città del Vaticano, alla presenza delle più alte cariche Ecclesiastiche ed Istituzionali.

Altra tappa fondamentale nel suo percorso è stato sicuramente quello di ricevere la Benemerenza Ad Honorem dalla presidenza del Consiglio dell’Associazione Cavalieri di San Silvestro.

Questo riconoscimento ha segnato in positivo la sua carriera ed è un chiaro segno: Spero può essere considerato l’espressione più alta della cultura artistica italiana.

Un ambasciatore del sacro che riesce, grazie alla sua voce, ad avvicinare molte persone all’arte e al sociale.

Al culmine di tutti questi traguardi Arie Sacre: un album assolutamente degno di nota, da non lasciarsi scappare.

Un viaggio estremamente intimo e dolce, reso incantevole dalla voce unica del tenore Spero Bongiolatti  che si fonda alla perfezione con le melodie del Maestro Gianfranco Messina.